VIETIAMO L’ALIMENTAZIONE FORZATA DIETRO LA PRODUZIONE DI FOIE GRAS IN EUROPA

(a cura di Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa)

La produzione di foie gras tramite l’alimentazione forzata è ancora consentita o addirittura obbligatoria nell’Unione europea a causa di un regolamento che dal 1995 definisce i pesi minimi per i fegati di anatre e oche che devono essere venduti come specialità alimentare. Ma questa pratica provoca grave sofferenza agli animali.

Noi di Animal Equality abbiamo rilasciato nuove immagini raccolte all’interno di alcuni allevamenti di anatre in Francia, che mostrano la crudeltà dietro la produzione di foie gras, lanciando una campagna per chiedere di vietare l’alimentazione forzata in tutta Europa.

Ogni anno, nell’Ue vengono prodotte più di 19.000 tonnellate di foie gras, circa il 90% della produzione globale. La Francia, maggior produttore al mondo di foie gras, si consuma il 78% della produzione mondiale, è anche il maggiore esportatore a livello globale e il principale partner commerciale dell’Italia di questo prodotto.

Anche se nel nostro Paese la produzione di foie gras tramite alimentazione forzata è vietata dal 2007, non lo sono il suo commercio e l’importazione. La sua vendita infatti non avviene più nei supermercati, ma prosegue in alcune gastronomie e online, soprattutto in occasione di celebrazioni importanti come le festività natalizie, nonché nei ristoranti, in particolare in quelli di Lombardia, Lazio e Piemonte.

Il foie gras, venduto come un’eccellenza culinaria, viene estratto da animali torturati e malati. La stessa produzione di foie gras è stata fortemente condannata da un Rapporto del Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione europea, che giudica l’alimentazione forzata “nociva per il benessere degli animali”. Tuttavia, nonostante anche la FAO ritenga la pratica dell’alimentazione forzata nociva per gli animali, nel 2022 il Parlamento europeo ha approvato una relazione in cui si afferma che la produzione è basata su procedure di allevamento rispettose dei criteri di benessere animale.

L’alimentazione forzata è una pratica utilizzata su anatre e oche con l’obiettivo di “ingrassare” il loro fegato. Come documentano le nostre immagini, negli ultimi 15 giorni di vita in allevamento, gli animali vengono nutriti attraverso un lungo tubo di metallo, che viene infilato nelle loro gole e che somministra loro dai 200 ai 400 grammi di mangime, con gravi rischi di soffocamento e danneggiamento delle pareti dell’esofago.

La fase di alimentazione forzata (detta “gavage”) può portare oche e anatre a passare in pochi giorni a pesare da 4 a 7 chili. Il loro fegato è di fatto affetto da una patologia che si chiama “steatosi epatica” e consiste nell’accumulo eccessivo di grasso all’interno delle cellule. Quando durante la macellazione il loro fegato viene estratto, pesa tra i 550 e i 700 g, ovvero da 7 a 10 volte in più rispetto al peso normale.

Alla luce delle evidenze scientifiche e delle nuove immagini pubblicate, noi di Animal Equality chiediamo al governo italiano di supportare la richiesta di un divieto europeo dell’alimentazione forzata in tutte le sedi necessarie. I risultati dell’ultimo Eurobarometro della Commissione europea mostrano d’altra parte che un’ampia maggioranza di cittadini europei (84%) e italiani (88%) desidera che il benessere degli animali allevati a scopo alimentare sia maggiormente tutelato, ma non c’è nulla di più lontano dal benessere animale dell’alimentazione forzata.

2023-11-27T11:36:04Z dg43tfdfdgfd