LISTA DI FALSI MITI DA SFATARE SU BENESSERE E SKINCARE

Quante volte ci è capitato di provare un consiglio di bellezza, suggerito dalle nonne o dalle amiche, oppure letto su qualche pagina Instagram o reel di TikTok, per poi scoprire che non aveva funzionato. Quante cose, invece, che facciamo, non sappiamo ancora essere totalmente false e totalmente inutili. Il settore della bellezza, la sua cultura, è piena zeppa di falsi miti e leggende metropolitane a cui non riusciamo a smettere di credere: da quelle più radicate nel pensiero, come "Se strappi un capello bianco, poi te ne ricrescono altri dieci", a quelle un po' più specifiche, elaborate a chissà quale tavolino di non-esperti wellness e beauty (per esempio, in ambito fitness, "Se ti alleni quando fa caldissimo aumenterà il consumo calorico). Non è facile capire quali siano le convinzioni da sfatare in fatto di benessere e skincare: di seguito eccone alcune, dalle più strane come "La birra fa abbronzare" alle più insidiose, tra cui, "Pettinare i capelli da bagnati è sbagliato?".

I falsi miti da sfatare su benessere e skincare

I brufoli possono essere eliminati con il dentifricio

Si tratta di una vera e propria leggenda metropolitana; se vi hanno raccontato che applicare una noce di dentifricio sui brufoli può aiutarli a fronteggiare, non credeteci. Il dentifricio non solo non è utile, ma rischia anche di peggiorarne la situazione. Pertanto, si tratta di una pratica da evitare a tutti i costi. Per contrastarli, invece, il consiglio è quello di affidarsi alle cure di un dermatologo.

Se non ci si è truccati, si può evitare di detergere il viso

Una credenza diffusa è quella per cui è necessario detergere il viso solamente per rimuovere il trucco. Questo, tuttavia, non è corretto: indipendentemente dall'uso del make-up, è importante mantenere la pelle pulita, per fare in modo che sia anche sana. Durante la giornata, infatti, la pelle del viso è esposta a inquinanti ambientali che, accumulandosi insieme al sebo, possono ostruirne i porti. Oltre che a opacizzare l'aspetto della pelle, questo accumulo può anche giocare un ruolo chiave nella creazioni di brufoli e punti neri.

La pelle grassa non necessita di idratazione

Falso. La pelle grassa necessita, come tutte, di idratazione. E come con tutti i tipi di pelle, l'accento è da mettere sulla scelta dei prodotti da utilizzare. Per le pelli grasse, di solito si tende a prediligere formule dalle texture leggere, meno ricche e corpose di quelle invece adatte ad esempio alle pelli più secche.

Mangiare cioccolato fa venire l'acne

Una correlazione diretta fra acne e cioccolato non è mai stata dimostrata scientificamente. Sono se mai gli zuccheri, in generale, ad avere la capacità di esasperare la pelle, ma non solo. Demonizzare il cioccolato come se fosse l'unico e diretto responsabile dell'insorgere di condizioni acneiche è, quindi, totalmente scorretto. L'acne viene infatti per diversi motivi, su tutti, quello ormonale, soprattutto fra gli adolescenti. Insieme a batteri, inquinamento ambientale, scarsa igiene, stress, scarsa idratazione e sì, anche cattiva alimentazione (ma non il cioccolato in sé e per sé; casomai una dieta generalmente squilibrata e irregolare).

La protezione solare è necessaria solo d'estate (o quando c'è il sole)

La protezione solare è l'ingrediente di bellezza (e salute) per eccellenza. Non è vero che va applicata solo in spiaggia al mare, o solo in montagna, o che non serva quando il sole è coperto dalle nuvole. Almeno in viso, la crema SPF deve essere applicata tutto l'anno, perché è fondamentale per prevenire le rughe, e ancora di più per prevenire i tumori. Qualcuno sostiene anche che per avere maggiore protezione bisogna utilizzare una crema solare più alta; non è detto. O almeno, nonostante è risaputo che gli SPF 50 possano offrire una barriera più robusta contro i raggi UVB, non significa che per tutti, e in ogni circostanza, sia la scelta migliore. Il segreto per uno scudo efficace è anche quello di applicare il prodotto correttamente e rinnovarlo di frequente.

Bisogna cambiare spesso prodotti perché la pelle si abitua

In molti credono che sia necessario cambiare frequentemente i prodotti della propria skincare routine perché, col tempo, la pelle si abitua alla loro azione e, quindi, perdono di efficacia. Questo non è vero: secondo la scienza, la pelle si rinnova di continuo in quello che viene definito turnover cellulare, che dura circa un mese. Per questo motivo, se le cellule si rinnovano in continuazione, sono sempre diverse quelle che vengono a contatto con i prodotti cosmetici. Sono le esigenze della pelle, invece, che possono cambiare e, quindi, un prodotto che andava bene prima sembra, improvvisamente smettere di funzionare. A influenzare e far cambiare i bisogni della pelle sono fattori come il cambio di stagione, l'uso di farmaci, gli scombussolamenti ormonali, un'esposizione al sole (o al vento) scorretta e massiccia. Se però ci si trova bene con un prodotto, non è essenziale cambiarlo senza motivo e, inoltre, è bene sapere che non è vero che ne servano a dozzine per curare al meglio la propria cute.

Lo scrub fa sparire l'abbronzatura (mentre la birra abbronza)

Quando si è in vacanza, uno dei falsi miti più eclatanti è che la birra faccia abbronzare. Il luppolo non attiva la melanina, ma si limita a colorare leggermente e temporaneamente la pelle. Una volta rientrati dalle ferie, però, ci sono altri miti da sfatare dietro l'angolo: in molti sono convinti che lo scrub faccia sparire l'abbronzatura (faticosamente procurata senza luppolo, sotto al sole cocente), e pertanto si rifiutano di esfoliare la pelle con costanza. La realtà è che uno scrub non può nuocere alla tonalità della pelle: l'esfoliazione rimuove solo lo strato di cellule morte superficiali (che comunque inizia a "spellarsi" da solo) contribuendo a rivelare un colorito più uniforme e luminoso. L'abbronzatura, invece, si sviluppa nelle cellule più profonde dell'epidermide. Perciò, non viene raggiunta dall’azione di uno scrub delicato.

Gli ingredienti naturali sono più sicuri di quelli chimici

Che i prodotti dagli ingredienti naturali abbiano effetti benefici maggiori di quelli con formulazioni chimiche è una convinzione ampiamente diffusa nel mondo della bellezza e del benessere, skincare in particolare. Naturale, oltre talvolta a significare di origine animale (non vegano, non preferibile), non significa neanche per forza delicato o efficace: alcuni componenti naturali possono essere infatti irritanti o allergeni per certe pelli, specialmente per i tipi più sensibili. La sicurezza e l'efficacia di un prodotto sono inoltre determinate non solo dalla sua origine (sintetica o naturale), ma anche da fattori come la qualità della formulazione, il processo di produzione e la concentrazione degli ingredienti. Per scegliere un prodotto, è consigliabile prendere in considerazione, più che altro, le esigenze della propria pelle.

Dormire poco non incide sull'aspetto del volto

Il sonno è importante, ma non solo per riposarsi dallo stress e della fatica, e riprendere le energie necessaria per affrontare ogni giornata. Non si pone quasi mai l'accento sul fatto che un sonno ristoratore possa apportare considerevoli benefici anche in termini di bellezza, quando questa vuole indicare un viso dall'aspetto il più possibile riposato. In alcuni casi, però, si sta iniziando a parlare di beauty sleep per migliorare la skincare.

Allenarsi esponendosi ad alte temperature aumenta il consumo calorico

Come il sudore non fa dimagrire (si perdono solo i liquidi corporei, che è necessario reidratare subito dopo e non il grasso corporeo), così sottoporsi a sessioni intensive di workout ad alta temperatura non aumenta il consumo calorico. Dallo yoga, alla corsa e al ciclismo, fino a qualsiasi tipo di allenamento, non c'è bisogno di sottoporre il proprio corpo a condizioni rischiose ed estreme, per giunta se si è già sotto sforzo. Il calore potrebbe, inoltre, danneggiare la concentrazione e l'esecuzione di tali pratiche o esercizi benefici.

Strappare i primi capelli bianchi li fa ricrescere moltiplicati

Secondo un'altra diffusissima leggenda metropolitana, non bisognerebbe strappare i capelli bianchi (o grigi) per evitare di farne ricrescere, in quantità maggiore, nelle zone circostanti. Questa teoria non è scientificamente dimostrata, anzi, se mai contraddetta: ogni capello bianco che nasce, tuttavia, è un nuovo capello e una radice non può influenzarne un'altra.

Pettinare i capelli da bagnati fa male

Spazzolarli cento volte prima di andare a letto rischia di spezzarli inutilmente; lavarli una volta al giorno non è così dannoso come si pensi (se si utilizzano i prodotti corretti). I capelli sono al centro di numerose dicerie, come quella secondo cui pettinarli da bagnati, appena dopo lo shampoo, sia un errore. Come per quasi tutto nella bellezza, la risposta alla domanda "Fa davvero male?" è dipende. Siamo tutti diversi e per trattare il nostro corpo abbiamo bisogno di conoscerne conformazione e bisogni al meglio, con l'aiuto di medici e esperti specializzati.

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