I SEGRETI DELL'ALLENAMENTO DI LARISSA IAPICHINO

Strategia, visione, perseveranza, sperimentazione. Ma anche abnegazione, spirito di sacrificio e talento. Lungo è il cammino dell'atleta e tanti i pezzi del puzzle da assemblare per arrivare alla competizione più importante con corpo e mente perfettamente allineati. La parola chiave è allenamento, un percorso speciale con ritmi, esercizi, pause da calibrare, condiviso da preparatore e atleta.

Ma quali sono gli step e gli esercizi necessari per affrontare le Olimpiadi? Possiamo anche noi comuni mortali trarne ispirazione per migliorare i risultati? Ne parliamo con Gianni Iapichino, papà e allenatore di Larissia Iapichino. Lei, 22 anni compiuti il 18 luglio,lunghista italiana, ha già un importante carnet di vittorie. Vicecampionessa europea a Roma 2024, vicecampionessa europea indoor a Istanbul 2023, campionessa europea under 23 a Espoo 2023 ecampionessa europea under 20 a Borås 2019, Larissa detiene il record mondiale under 20 indoor con 6,91 metri e il record italiano assoluto indoor con 6,97 metri, superando quello della madre Fiona May, vincitrice di due argenti olimpici ad Atlanta 1996 e Sydney 2000.

Mentre scriviamo arriva la notizia che, in attesa di cimentarsi con le Olimpiadi, Larissa si è aggiudicata la tappa di Parigi della Diamond League con la misura di 6,82 metri. La vedremo in gara martedì 6 agosto nelle qualificazioni ed eventuale giovedì 8 agosto per la finale.

I tempi giusti

"La preparazione dura parecchi mesi", spiega l'allenatore. "Tra l'autunno e l'inizio dell'inverno si parte con un primo blocco di lavoro molto importante per affrontare le gare indoor. A marzo, di solito, in agenda ci sono o il campionato europeo o quello mondiale. Il programma è di portare a termine un'altra piccola tranche di attività per competere ancora, tra fine maggio fino a settembre". In estate invece, il regime cambia completamente. "Bisogna in questi mesi mantenere lo stato di forma raggiunto mettendosi in fase di riposo, utile a immagazzinare tutte le energie psicofisiche. Quest'anno con le Olimpiadi sappiamo che ne serviranno molte a fronte del grande dispendio previsto". Non tutti infatti sanno che durante questi concorsi, così si chiamano le competizioni di salti e di lanci, l'atleta, che rimane in campo per un'ora e mezzo, oltre a saltare e valutare attentamente le prestazioni altrui, deve saper subito trovare adrenalina e motivazioni interiori per performare al massimo, tutto nel bel mezzo di emozioni fortissime e altalenanti. In questa fase che precede l'appuntamento di Parigi invece si sente la noia per i tempi molto dilatati, racconta Iapichino. "Ho suggerito a Larissa di guardare qualche serie su Netflix nei momenti di pausa, visto che con il caldo si va al campo a fine pomeriggio".

Punta al "core"

"Entrando nello specifico del workout: una settimana ideale, senza gare troppo vicine, si svolge tra allenamento tecnico con le rincorse complete accennando allo stacco, senza però fare il salto completo. A seguire una prova di velocità al massimo per attivare il l'apparato neuromuscolare. Il giorno seguente si stabilisce la seduta di pesi con i carichi più pesanti e squat completi e dinamici. In questo periodo, puntiamo molto sulla pliometria, un tipo di attività fisica caratterizzata dal rapido susseguirsi di una contrazione eccentrica e di una concentrica, che consiste in rimbalzi tra ostacoli per attivare i piedi. Così trasformiamo la forza che abbiamo acquisito, per esempio con gli esercizi col bilanciere, in forza veloce". A proposito di pesi, una grande scoperta è stata la trap bar, un bilanciere dalla forma esagonale utilizzato per fare gli stacchi da terra. "Grazie a questo attrezzo Larissa è migliorata nei massimali riuscendo a sollevare di più e meglio evitando eventuali rischi per la schiena. La posizione di partenza è più comoda, il centro di massa è in linea riuscendo, lei che pesa intorno ai 56 kg, a sollevarne 130 con un'alzata sola. Di solito però esegue le serie da cinque ripetizioni con 80 chili". Altro punto fondamentale della preparazione è rinforzare la zona del core, quella compresa tra la porzione inferiore del busto e il margine inferiore del bacino. "Plank e deep plank ma anche crunch a terra sono gli esercizi per avere addominali fortissimi. Larissa che è super allenata ne ha bisogno per fare potenza, ma il crunch è un esercizio che sconsiglierei alle persone non molto fit con problemi alla schiena e alla cervicale".

Superare i propri limiti

Un atleta dà il massimo quando corpo e mente funzionano insieme, per questo Iapichino sta pensando a costruire un team intorno a Larissa, composto da varie figure. "Sono sempre più consapevole che sia necessario lavorare con una squadra di specialisti per raggiungere livelli sempre più alti di performance. Dal medico sportivo, al mental coach all'osteopata allo psicologo per finire con il nutrizionista. Ciascuno per le proprie competenze aiuta l'atleta a superare sé stesso nel momento della gara. Per quanto mi riguarda invece il mio desiderio è far sì che Larissa arrivi prontissima e che spicchi proprio il volo. Stavo pensando a come aumentare la sua velocità al massimo. Anni fa, quando allenavo la mamma di Larissa, Fiona May, avevo creato un'imbragatura con un elastico che la lanciava come una fionda e la portava a correre oltre i suoi limiti".

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