Chi desidera perdere peso senza interventi chirurgici invasivi ha ora un'ulteriore conferma: un nuovo studio ha dimostrato che il trattamento di «congelamento dei grassi» è non solo efficace, ma anche a basso rischio.
Il trattamento noto come criolipolisi, o «congelamento dei grassi», è stato al centro di un'importante analisi pubblicata sulla rivista Obesity Review.
Lo studio ha preso in esame i dati di 3.158 pazienti in 30 studi clinici distinti, fornendo la prova più solida finora sulla sicurezza e sull'efficacia della procedura.
In media, i pazienti hanno registrato una riduzione dell'indice di massa corporea (IMC) di circa 1,8 punti, insieme a una diminuzione della circonferenza addominale di 3,56 centimetri.
Anche i livelli di soddisfazione sono risultati elevati, con oltre l'80% dei partecipanti che ha riportato esiti positivi.
«I risultati dovrebbero rassicurare sia i pazienti che i medici. La criolipolisi non solo è generalmente sicura, ma è anche realmente efficace», ha dichiarato il dottor Roshan Ravindran, autore principale dello studio e direttore medico di KLNIK.
«Per anni ci siamo basati su piccoli studi o su evidenze aneddotiche. Ora abbiamo a disposizione una revisione su oltre 3.000 partecipanti, che dimostra risultati concreti e ridimensiona i rischi: gli effetti collaterali gravi sono estremamente rari».
La criolipolisi, conosciuta anche con il nome commerciale di CoolSculpting, agisce applicando temperature fredde controllate su aree mirate del corpo, distruggendo le cellule adipose che vengono poi eliminate naturalmente dal metabolismo.
Negli ultimi anni, la tecnica ha guadagnato grande popolarità come alternativa non chirurgica alla liposuzione, con milioni di trattamenti eseguiti in tutto il mondo.
La revisione ha evidenziato alcuni effetti collaterali minori, generalmente transitori e non gravi. I più comuni sono risultati intorpidimento (49,5% dei pazienti), arrossamento della pelle (44,5%), gonfiore (30,5%) e dolore (28,8%).
«Questa è la prova più forte finora sulla potenziale efficacia della criolipolisi», ha spiegato il professor Lee Smith, docente di salute pubblica presso l'Anglia Ruskin University e autore senior dello studio.
«La riduzione media dell'IMC di 1,8 punti è particolarmente significativa e sottolinea l'importanza che questo trattamento potrebbe avere anche in ambito di salute pubblica».
Con dati raccolti da oltre 3.000 pazienti e 30 studi clinici in tutto il mondo, questa analisi rappresenta la valutazione più ampia e rigorosa sulla criolipolisi disponibile fino ad oggi.
2025-04-28T14:02:39Z