5 REGOLE PER UN INTESTINO SANO: COSA MANGIARE (E COSA EVITARE) SECONDO L'ESPERTO

La salute dell'intestino è fondamentale, poiché influisce sulla digestione, sul sistema immunitario, sulla funzione cerebrale e sul benessere mentale.

Secondo Caff Rabess, dietista specializzato e registrato per conto di Yakult, è possibile sostenere l'intestino ogni giorno attraverso semplici cambiamenti nell'alimentazione e nello stile di vita. Ecco i suoi cinque consigli per migliorare il benessere intestinale.

Mangiare una gamma diversificata di alimenti

Consumare un'ampia varietà di frutta e verdura è essenziale. «Un buon punto di partenza è concentrarsi su una dieta più colorata», spiega Caff. «Mangiare frutta e verdura di diversi colori - spesso definito "mangiare l'arcobaleno" - garantisce l'assunzione di nutrienti preziosi, come fibre e polifenoli». Anche piccoli accorgimenti, come variare i colori dei peperoni, possono fare la differenza.

Non escludere nessun alimento

Privarsi di determinati cibi non è sempre la scelta migliore: è fondamentale puntare sull'equilibrio. «È importante godersi il cibo, e tutto va bene con moderazione», afferma la dietista. «Una dieta varia e bilanciata sostiene sia la salute generale sia quella del microbioma intestinale». Eliminare interi gruppi alimentari può privare l'intestino di nutrienti essenziali.

Includere alimenti fermentati

«Gli alimenti fermentati sono prodotti grazie a una coltura starter di lieviti o batteri», spiega Caff. «Durante la fermentazione, questi microbi si moltiplicano, generando milioni di batteri benefici e conferendo agli alimenti il loro sapore tipico».

Rimanere idratati

Un'adeguata idratazione è fondamentale perché l'intestino necessita di liquidi per funzionare correttamente. «Dovreste bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno, ovvero circa 6-8 bicchieri», consiglia la dietista. «Oltre all'acqua, anche tisane, latte e alimenti ricchi di acqua - come frutta e verdura - aiutano a mantenersi idratati».

Praticare tecniche per gestire lo stress

Lo stress può influenzare negativamente la motilità intestinale, causando stitichezza o diarrea. «Ha effetti sull'apparato digerente perché agisce sul sistema nervoso enterico e può interferire con la comunicazione tra intestino e cervello», conclude l'esperta.

2025-03-21T15:01:27Z