SECONDO PANTENE IL SELF CARE COMINCIA DAI CAPELLI

Chi tramite Instagram e TikTok, chi perché il dibattito sulla corsa al lavoro e alla performance che ha invaso le grandi città ha raggiunto anche la televisione, nel 2024 tutti siamo a conoscenza dell’importanza che si dovrebbe riservare alla cura di sé. In effetti, uno studio condotto dall’Università Luiss e il suo centro di ricerca X.ITE insieme a Unobravoha dimostrato che il 99% delle donne riconosce l’importanza della self care, ma paradossalmente solo due su tre riescono a inglobarla nella propria routine. Questa contraddizione, chiamata non a caso «Self care Paradox», ha ispirato Pantene per RegenerActions Movement, una nuova speciale campagna realizzata in collaborazione con Luiss e Unobravo per riflettere sull’importanza del tempo per se stessi – anche e soprattutto a partire dalla cura dei capelli, in accordo con l’espressione «Great hair days», modo di dire britannico che associa le giornate in cui ci si sente al meglio allo stato della propria chioma.

Basato su un campione di oltre 1000 donne italiane, lo studio condotto dal centro di ricerca Luiss sotto la guida di Marco Francesco Mazzù, Professor of Practice di Marketing e Simona Romani, Full Professor di Consumer Behaviour, ha messo in luce come il rapporto con il self care cambi in base all’età e alle fasi della vita in cui si trovano: in sintesi, si inizia a vivere come una pratica volta a migliorare il proprio benessere man mano che si diventa adulte, mentre la Gen Z lo percepisce come una pressione sociale e le Millenial lo vedono come una conquista, qualcosa di non scontato. A limitare il cosiddetto «Disposal time», e cioè il tempo effettivo dedicato a prendersi cura di sé, è soprattutto la mancanza di tempo determinata a sua volta dall’iper-produttività che caratterizza la nostra epoca, seguita dalla pigrizia e il senso di dovere nei confronti delle altre persone. Dati alla mano, Pantene ha lanciato quindi RegenerActions Movement con l’obiettivo di sensibilizzare le donne contemporanee sull’importanza di prendersi cura di sé nella vita di tutti i giorni e abbattere ogni barriera che ne ostacoli la percezione come momento di piacere.

Per presentare il progetto, Pantene e i suoi partner hanno ospitato uno speciale talk dedicato ad approfondire il tema dell’iniziativa e commentare i risultati raggiunti tramite la ricerca, a cui sono seguite varie attività di self care, dallo yoga alla messa in piega. Tra i partecipanti del panel anche Valeria Consorte, Vice President Beauty Procter&Gamble Italy, che ha illustrato a Cosmopolitan le motivazioni che hanno indotto il brand di hair care a sposare la causa: «Pantene lancia RegenerActions Movement con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del self care, ma anche di normalizzarlo. La cura dei capelli è l’attività di self care principale e più praticata dalle donne italiane perché i capelli hanno il grande potere di influenzare la percezione di noi stesse e la nostra autostima. Noi di Pantene conosciamo bene il potere di capelli sani e forti sul benessere delle donne: la nostra missione è infatti da sempre quella di rendere i capelli sani e forti per dare a più donne possibili dei «Great hair days», dall’espressione inglese usata per indicare quelle giornate in cui sentiamo al nostro meglio. Ci siamo affidati alla Luiss per capire quali fossero le attività praticate, l'impatto sul benessere, le barriere e le possibili soluzioni coprendo tutte le fasce d’età. Dalla ricerca è emerso quello che chiamiamo «Self care Paradox», dato che Pantene non poteva ignorare: da qui l’idea di lanciare RegenerActions Movement, perché dedicare tempo alla cura di noi stesse non dovrebbe essere visto come un piccolo lusso che ci concediamo, ma piuttosto come una pratica necessaria per vivere una vita equilibrata, senza sensi di colpa e senza pressioni sociali».

Nella stessa occasione anche la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo, ha parlato in esclusiva con Cosmopolitan. Oggetto dell'intervista, il ruolo del self care nella vita della Gen Z, la sua importanza per la conduzione di una vita equilibrata e alcuni consigli utili per riuscire a migliorare la propria routine.

Self care e Gen Z, cosa ci dicono i dati?

«Come già evidenziato dalla ricerca condotta da Pantene in collaborazione con l’Università Luiss, la mancanza di tempo, il senso di colpa e le pressioni sociali sono tra le principali barriere del self care. Per quanto riguarda la Gen Z nello specifico, noi di Unobravo abbiamo osservato che spesso a causa delle pressioni sociali molte ragazze vivono il self care come un “lavoro” piuttosto che come un atto di cura verso se stesse. Si sentono spinte a conformarsi a standard esterni – molto spesso anche influenzate dagli ideali di perfezione diffusi dai social media –, e a soddisfare aspettative multiple, sia relazionali che personali. Ciò può generare in loro ansia e un costante senso di inadeguatezza. A questo si aggiunge la tendenza alla sovra-attività tipica di molti Gen Z: rincorrono molteplici attività relazionali, fisiche e intellettuali per soddisfare aspettative diverse, ma questo ritmo frenetico spesso finisce col lasciare poco spazio alla ricerca di un vero benessere interiore. Il prendersi cura di sé viene spesso percepito come tempo rubato ad altre priorità, con conseguente frustrazione e insoddisfazione. Inoltre, nella nostra esperienza in Unobravo abbiamo di frequente notato come molte giovani donne fatichino a sviluppare un’identità personale autentica. Spesso si sentono spinte a conformarsi alle aspettative esterne per definire il proprio valore. Un consiglio che mi sento di dare alle giovani donne è di lavorare sull'auto-consapevolezza: prendersi il tempo per riflettere su ciò che davvero conta per se stesse, piuttosto che seguire standard imposti dall’esterno. Sperimentarsi in modo creativo e dedicarsi ad attività che rispecchino i propri interessi e passioni può aiutare a rafforzare un senso di identità autentico, che non dipenda dalle aspettative altrui. Ascoltare se stesse e imparare a riconoscere i propri bisogni e desideri è il primo passo da compiere per poter rendere il self care una pratica gratificante, con cui valorizzare il proprio benessere a 360 gradi».

Quali sono i benefici di imparare a prendersi cura di se stessi fin da giovani?

«Imparare a prenderci cura di noi fin da giovani è essenziale e può influenzare profondamente la qualità della nostra vita sul lungo termine. Prima di tutto, sviluppare abitudini di self care contribuisce a farci sentire meglio e a vivere in modo più armonioso, appagante e felice. Quando impariamo a ascoltare i segnali del nostro corpo e della nostra mente e a metterci al primo posto fin da giovani, acquisiamo una comprensione più profonda di noi stesse e dei nostri bisogni. Sviluppare una maggior auto-consapevolezza ci consente di creare un miglior equilibrio tra le varie sfere della vita, diminuendo così il rischio di sovraccaricarci o di conformarci a pressioni esterne. Infine, quando impariamo a ritagliarci dei momenti tutti per noi fin da giovani, creiamo una base solida per il futuro. Se coltiviamo questa abitudine con costanza, questa ci accompagnerà nel tempo, rendendo più facile continuare a prenderci cura di noi stessi anche in età adulta, senza sensi di colpa. Avere una routine di self-care già radicata ci permette di vivere in modo più sano e consapevole in ogni stadio della vita».

Alcuni tip per migliorare la propria self care routine?

«Alcuni consigli che mi sento di dare alle donne:

Ascolta te stessa, i tuoi bisogni e i tuoi desideri: rifletti su cosa ti fa stare davvero bene. Che si tratti di fare una passeggiata, leggere, meditare o fare sport, concentrati su ciò che nutre il tuo benessere fisico, emotivo e mentale.

Organizza il tuo tempo: spesso il self care viene trascurato per mancanza di tempo. Cerca di pianificare in anticipo le tue attività e ritaglia uno spazio anche per il relax o per ciò che ti fa stare bene, senza sentirti in colpa.

Fai del tempo per te una priorità: dedicare anche solo 10-15 minuti al giorno a te stessa può fare una grande differenza. Inserisci dei gesti di self-care nella tua routine quotidiana e fai sì che diventino un appuntamento irrinunciabile nella tua giornata.

Prenditi cura del tuo corpo e ascoltalo: piccoli gesti quotidiani come una buona alimentazione, fare dell’attività fisica o dedicare del tempo alla cura del corpo sono fondamentali per il benessere generale. Il corpo riflette la nostra emotività, ascoltarlo è il primo passo.

Cura le tue relazioni: coltiva relazioni positive e gratificanti. Connettersi con persone che ti supportano è una forma di self-care importante per il benessere emotivo.

Impara a dire di no: imparare a stabilire dei limiti e rifiutare ciò che ti appesantisce o ti stressa è fondamentale per preservare il tuo equilibrio interiore. Dire di “no” agli altri a volte significa dire “sì” a te stessa.

Non esitare a chiedere aiuto: la convinzione di dover essere sempre responsive e di doversi fare carico delle responsabilità familiari e lavorative spesso impedisce alle donne, soprattutto a quelle delle fasce più adulte, di delegare o chiedere supporto. Ricorda che anche chiedere aiuto è una forma di self care, quindi non avere paura di farlo.

Sii gentile con te stessa: non ambire a ideali di perfezione irraggiungibili o essere troppo intransigente con te stessa, celebra i tuoi successi e accetta le imperfezioni come parte del tuo percorso.

In generale, in qualsiasi fascia d'età, il primo passo da compiere è riconoscere le barriere che ci impediscono di prenderci cura di noi come vorremmo e lavorare consapevolmente per superarle. Solo così possiamo raggiungere un benessere a 360 gradi – che passi per corpo e mente – e che sia soprattutto duraturo».

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