Altro non sono che piccole lamine di cheratina di appena due centimetri quadrati l’una, situate sulla punta delle dita. Le unghie, possono graffiare, possono essere decorate con nail art, ma possono anche diventare fragili e cambiare il loro aspetto. Nella maggior parte dei casi i principali responsabili di eventuali anomalie sono una manicure troppo intensa, l’utilizzo di smalti di qualità scadente, traumi, un eccessivo contatto con umidità e acqua, il contatto prolungato con detersivi o agenti chimici aggressivi. Tuttavia, qualche volta un cambiamento di colore, forma, consistenza o di crescita può segnalare che c’è qualcosa che non va nel nostro organismo livello locale o interno. Insomma, anche le unghie, così come i capelli, possono dirci molto sullo stato della nostra salute indicando possibili infezioni, carenze nutrizionali, ma anche allertarci su specifiche patologie.
Le unghie, che quando sono sane hanno una superficie liscia, regolare, semitrasparente e la lamina ungueale rosea, sono formate da vitamine, aminoacidi, minerali, grassi e acqua. Quando qualcuno di questi elementi manca, diventano fragili, sottili e molli. “Se le unghie si spezzano e si sfaldano con facilità, può essere la spia di una carenza di minerali tra i quali ferro, rame, selenio, selenio e di vitamine, principalmente A, B6, E. Tuttavia, anche altri fattori possono favorire il problema, tra questi, l’eccessiva cura delle unghie, il contatto prolungato con detersivi aggressivi, patologie cutanee come la psoriasi e infezioni micotiche”, spiega Antonino Di Pietro fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis presso Palazzo della Salute Wellness Clinic sul sito di Gruppo San Donato.
Spesso, sulle unghie possono apparire righe, strisce o puntini. “Se sulla superficie sono presenti striature, più o meno profonde, come tante linee parallele verticali, nella maggior parte dei casi il fenomeno è legato al fisiologico invecchiamento dell’organismo e quindi anche delle unghie. Più raramente, potrebbe trattarsi di una conseguenza di eczemi cronici, artrite reumatoide o insufficienza vascolare. Striature scure verticali, invece, essere causate da traumi che generano un ematoma. Cause meno comuni possono essere micosi, ma anche un neo benigno o un melanoma, ossia un tumore della matrice dell’unghia. Striature orizzontali e parallele (dette linee di Muehrcke), potrebbero essere il segnale di piccoli traumi sulla matrice dell’unghia, che per qualche istante diminuiscono l’ossigenazione, oppure di un problema di insufficienza renale o del fegato”, prosegue Di Pietro.
“Quando le unghie crescono con un andamento leggermente ondulato, la causa è probabilmente dovuta a una manicure troppo aggressiva, mentre la comparsa di piccole depressioni puntiformi è una anomalia che può essere riferita a malattie della pelle, come eczema, psoriasi, dermatite o legata all’alopecia aereata”, prosegue il direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis.
Anche il colore delle unghie può indicare la presenza di infezioni, malattie o disturbi organici. “Smalti di bassa qualità e il vizio del fumo sono in genere le cause più frequenti per cui le unghie si ingialliscono. Tuttavia possono diventare gialle anche per altri problemi più seri, legati a disturbi respiratori, tra cui bronchite e sinusite. Il quasi totale imbiancamento delle lamine, invece, può essere segno di anemia o malattie del fegato come la cirrosi epatica. Mentre un’unghia che cambia gradualmente colore, si sbianca e diventa scura significa, quasi sempre, che si è instaurata una onicomicosi, ovvero una infezione si localizza prima nel letto ungueale e poi arriva all’unghia vera e propria, che diventa più spessa e si sgretola con facilità”, specifica Di Pietro.
L’onicomicosi delle unghie è una infezione abbastanza comune causata da funghi, lieviti o muffe che rende le unghie bianche o giallastre, frastagliate e friabili. “Riguarda soprattutto le unghie dei piedi, quando il calore e l’umidità che si creano all’interno delle scarpe favoriscono lo sviluppo e la proliferazione di microorganismi. Il fungo responsabile dell’infezione penetra attraverso microfessure dell’unghia, distrugge lo strato di cheratina che la compone e ne trasforma il PH da acido ad alcalino. La conseguenza è che l’unghia si modifica con evidenti variazioni di forma, colore e consistenza”, chiarisce il professore.
Per ridurre significativamente il rischio di sviluppare l'onicomicosi, è essenziale adottare una serie di pratiche igieniche e comportamentali. “Innanzitutto, mantenere una buona igiene dei piedi è fondamentale. Questo include non solo un lavaggio accurato, ma anche un'asciugatura completa, soprattutto tra le dita, per prevenire l'accumulo di umidità che favorisce la proliferazione dei funghi. Evitare di camminare a piedi nudi in luoghi pubblici umidi, come spogliatoi, piscine e docce comuni, è altrettanto importante. In questi ambienti, è consigliabile indossare sempre ciabatte in gomma per creare una barriera protettiva tra i piedi e le superfici potenzialmente contaminate”, spiegano gli esperti Naturalsalus. Un'altra misura preventiva efficace è favorire la ventilazione dei piedi lasciandoli scoperti quando possibile. Questo permette alla pelle di respirare e riduce l'umidità che può accumularsi durante il giorno. Infine, rafforzare il sistema immunitario attraverso una dieta equilibrata, l'uso di integratori specifici e depurando periodicamente l’organismo, può contribuire a migliorare la capacità del corpo di combattere le infezioni fungine. Per combattere l'onicomicosi in modo naturale, alcuni oli essenziali come il Tea Tree Oil, dalle proprietà antibatterieche e antimicotiche, l'olio di Neem, ricco di acidi grassi e vitamina E e l'olio essenziale di Elicriso efficace contro i funghi, hanno dimostrato di essere particolarmente utili”, puntualizzano gli esperti Naturalsalus.
Potrà sembrarvi strano, ma il primo passo per avere unghie sane e forti è idratare. “Una giusta idratazione, è fondamentale per il benessere di tutto l‘organismo e quindi anche delle unghie, che sono composte per il 20% proprio da acqua. In che modo? Iniziando con prodotti specifici, ma anche con unguenti naturali fatti in casa. Potete, per esempio, mischiare una nocciola di burro di karité a qualche goccia di limone quindi, dopo avere fatto un pediluvio, massaggiate le unghie”, consiglia Di Pietro. Anche gli integratori alimentari giocano un ruolo importante. “Le sostanze più efficaci per contrastare la fragilità delle unghie sono biotina, zinco, selenio e bamboo. La biotina è una vitamina idrosolubile del gruppo B, conosciuta anche come vitamina H. Insieme al selenio e allo zinco contribuisce al mantenimento del benessere di capelli e unghie. L’estratto di bamboo è invece ricco di silicio organico, per la formazione di collagene, e di glicosaminoglicani, che favoriscono la buona salute delle unghie e dei capelli. Oltre che sotto forma di integratori, queste preziose sostanze possono essere assunte attraverso l’alimentazione, in particolare di frutta e verdura”, conclude il direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis. (Fonte Gruppo San Donato)