La stagione dell'influenza è cominciata. Sono già circa 375mila i casi stimati di sindrome simil-influenzale, per un totale di circa 1.264.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza ai primi di ottobre. Non sarà facile evitarla, ma si possono mettere in atto buone pratiche per affrontarla al meglio ed evitare i rischi legati alla malattia se si è anziani o fragili.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma, ha elaborato per l'Adnkronos Salute un decalogo anti-influenza.
Al primo posto la vaccinazione. «Gli anziani e fragili devono fare il vaccino - avverte Andreoni - Ma è fortemente indicato anche per i bambini. Il senso è che più persone fanno il vaccino e meno il virus circola».
Non usare gli antibiotici. «Non servono contro l'influenza, se i sintomi dell'influenza sono aggressivi va contattato il proprio medico».
Lavare sempre le mani. «Durante la pandemia era uno dei comportamenti più virtuosi e andrebbe conservato», continua Andreoni.
Usare la mascherina Ffp, «quando usiamo i mezzi pubblici o in situazione di affollamento».
Evitare i raffreddamenti, «la sciarpa è ottima per mantenere le mucose al caldo, se si raffreddano il virus ha più facilità ad entrare», spiega Andreoni.
Starnutire nella piega del gomito «ed evitare comunque di stare a contatto con persone che hanno i sintomi dell'influenza», prosegue l'infettivologo.
Con l'influenza si deve stare a casa. «Non uscire per evitare di contagiare le altre persone».
Un'alimentazione ricca e sana, con verdure e frutta, aiuta l'organismo a recuperare. «Non possiamo 'curarlà con il cibo ma la tavola può venirci in aiuto nel sostenere il sistema immunitario», chiosa.
«Ricordarsi che per i pazienti fragili con l'influenza esistono farmaci antivirali. Il medico può indicare la terapia migliore», conclude Andreoni.
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